
Appunti di meccanica celeste: a teatro con Domenico Dara
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Con «Appunti di meccanica celeste» Domenico Dara ci riporta nella Girifalco che abbiamo imparato ad amare in «Breve trattato sulle coincidenze».
Domenico Dara, Appunti di meccanica celeste
Domenico Dara, con il suo Appunti di meccanica celeste, ci riporta a Girifalco, paese in cui ci siamo trovati durante la lettura della sua opera prima Breve trattato sulle coincidenze, finalista al Premio Calvino. Entrambi i romanzi sono stati pubblicati da Nutrimenti, e seppur narrando storie differenti, evidenziano lo stesso protagonista indiscusso: il piccolo comune calabrese, vera star di tutte queste vicende. Un luogo reale, in provincia di Catanzaro, che non arriva a seimila abitanti, eppure anche immaginario, quasi fosse la scenografia di un teatro in cui Dara è abile burattinaio.
Il destino di personaggi in balìa della vita
In un paese in cui tutto pare immobile, ci si incontra sempre e le facce restano immutate nelle vie e nelle botteghe; apparentemente nulla accade. In realtà, conoscendo i sette personaggi principali che calpestano vicoli e selciati, scopriamo che anche in un piccolo comune di cose ne accadono tante. Ognuno di loro ha una storia che gli appartiene, fatta di desideri, fallimenti, illusioni, peccati o attese. Il pazzo, la secca, lo stoico, la mala, l’epicureo, la venturata, il figlio… Quale sorte li attende? La vita di sempre, che scorre senza tempo né slanci, o il cambiamento che tutto ribalta?
Pensi davvero che a gente come te è permesso cambiare vita? Pensi davvero che uno si può sciogliere quando vuole il nodo maledetto che l’ha legato al mondo come si fa con un fazzoletto? Hai ragione, in fondo: una vita altra c’è, una vita diversa, dal sapore buono di pane appena sfornato e fichi maturi, ma non per noi, abituati a mangiare moddichi e culimùaddi, mai per noi.
Appunti di meccanica celeste
I giorni, le notti, la terra che ruota attorno a un asse inclinato, il tempo, gli uomini, il firmamento, il destino dei pianeti e degli affanni: meccanica celeste, meccanica terrestre, ma l’asteroide quando arriva? Quando, la scossa che tutto movimenta, in quel paese i cui abitanti mescolano parole dialettali astruse al desiderio segreto di sbagliar strada finalmente, per assecondare la speranza di una nuova vita?
Ebbene, l’asteroide arriva proprio quando nessuno se l’aspetta, e neppure un telegiornale l’annuncia. Non come la follia, che si sa in paese scende giù come i pollini quando tira vento (e a Girifalco tira sempre il vento); le donne raccolgono i capelli, gli uomini mettono il cappello, e così il polline non si deposita e ci si difende. No, stavolta è un’altra cosa, perché bisognerebbe stare attenti a desiderare i cambiamenti: potrebbero arrivare, e portare scompiglio.
Il circo: meteorite su Girifalco
Per sbaglio, per caso, o soltanto perché l’autore burattinaio così ha deciso, a Girifalco arriva il circo dopo una notte di stelle cadenti e di desideri sospirati. Carrozzoni variopinti, volti nuovi, vetture-gabbia, rullo di tamburi, bottoni dorati, una città passeggera che trasforma il vento in brezza che avvolge, che tutto profuma e colora di nuovo. E che la festa cominci!
La storia che Dara ci racconta in Appunti di meccanica celeste, si svolge in pochi giorni. Ma così come nella vita vera, pochi giorni bastano per ribaltare intere esistenze, in male e in bene, per sovvertire le leggi della natura, per dar corpo ai desideri confidati alle stelle cadenti nella notte di San Lorenzo.
Una fiaba sul destino
Il romanzo Appunti di meccanica celeste, è forse meno scorrevole del precedente Breve trattato sulle coincidenze. Appare più denso, il ritmo si snoda in profondità, e le divagazioni inducono a riflessioni che possono rallentare lo scorrere delle vicende dei sette personaggi principali (che a volte paiono troppi), distogliendoci da quel mondo fantastico per rientrare nel nostro, quello personale.
Nondimeno, l’autore ha saputo arricchire questa sorta di spettacolo teatrale con uno stile degno di nota, e con il sapiente uso che fa delle parole, mai fuori luogo.
È una fiaba sul destino degli uomini, sulle occasioni da cogliere, sulla seconda possibilità che bisogna saper afferrare al volo, senza temere la vita.