Le sette regole per nutrire la creatività
Riprendiamo in mano le nostre piccole e – speriamo gradite – lezioni di scrittura.
Esistono delle semplici regolette per allenare e nutrire la nostra creatività, per alimentare la fantasia, per reinventare la realtà. Vediamole insieme:
- Riscoprite i cinque sensi. La narrativa deve avere una sua verità e la si trova nella scrittura dei sensi, intesi come quelle percezioni che mettono in moto processi come le emozioni, i sentimenti. Imparate a “sentire”, a osservare, a vedere meglio, ad ascoltare gli oggetti attraverso il tatto, a rievocare mediante gli odori, i profumi (l’olfatto è il senso più forte, primitivo…), ad assaporare attraverso il gusto.
- Siate curiosi. Non fossilizzatevi nel noto, lasciatevi sorprendere da tutto ciò che vi circonda, andate fuori di casa e date vita a ciò che ancora in voi non esiste.
- Cambiate punto di vista. Non esiste solo la vostra personale interpretazione; immedesimatevi nel punto di vista altrui o immaginatene di nuovi e totalmente opposti ai vostri, aprite la mente. Non date vita solo a personaggi che vi somigliano o che la pensano sempre e solo come voi!
- Sospendete il giudizio. Liberatevi da influenze dettate dall’educazione, da preconcetti, da limitazioni culturali, dalla distinzione tra bene e male. Disobbedite alla vostra morale o a quella comune, non giudicate apertamente le azioni compiute dai vostri personaggi e non sgombrate troppo velocemente il campo dal “male”, poiché è sempre molto attraente per chi legge, credetemi.
- Trovate più di una risposta. Per farlo, dovete imparare ad ascoltare (e a rispettare) il punto di vista altrui, e qui ci rifacciamo alla regoletta tre (Cambiate punto di vista). Non esiste una sola risposta, una sola verità, una sola spiegazione, ricordatelo. Provate a estraniarvi dal problema, a liberarvi dal vostro personale modo di vedere e interpretare le cose.
- Regalatevi del tempo. Dedicatevi alla vostra passione, seguite le vostre inclinazioni, accarezzate con pazienza il foglio bianco lasciando spaziare la mente e i sensi, senza fretta. Ascoltate quel fremito interiore che precede l’illuminazione e lasciatevi andare. La scrittura è magia e non conosce né spazio né tempo.
- Annotate tutto. Pensieri, emozioni, le caratteristiche di volti incontrati sull’autobus. Scrivete di tutto, è la varietà che movimenta la fantasia, che la nutre. E scrivete sempre, anche solo poche pagine scollegate tra loro. L’allenamento è fondamentale in tutte le discipline. E, nel nostro campo, non dimenticate che la scrittura chiama la scrittura.
Un piccolo esercizio per voi: suscitate un’emozione nel lettore scegliendo uno dei cinque sensi e sviluppando attorno ad esso un pensiero, una sensazione o un avvenimento, in sole dieci righe.
Potete svolgere l’esercizio nei commenti oppure scrivendo direttamente a Susanna Trossero.
Se poi siete interessate/i a un percorso personale di scrittura, Susanna è disponibile ad aiutarvi. Se volete sapere di più, trovate maggiori informazioni sul blog Scrivi con me.
Foto | Roby Ferrari
Sono una giovane e aspirante scrittrice e molto spesso mi sono ritrovata a scrivere e cancellare le stesse frasi sul documento Word o a fissare il mio schermo vuoto in attesa dell’ispirazione. Purtroppo il blocco dello scrittore capita a tutti. Mi sono chiesta come fare e ho girovagato sul web in cerca di risposte chiare che mi dicessero come fare. Ho trovato in questo articolo un aiuto concreto e sono riuscita a migliorare la mia scrittura.
Grazie mille,
Elena
Gentilissima Elena, sono lieta che i miei consigli ti siano stati utili, a volte basta poco per rimetterci in contatto con la nostra creatività, per ridar corpo a un’idea o voce alla fantasia… Ti auguro un anno ricco di fogli da “sporcare” d’inchiostro e mi raccomando, coltiva sempre la tua passione! Buona scrittura,
Susanna
Ciao Susanna, scrivo da tempo, esattamente da quando mia madre mi regalo’ da adolescente un diario in cui poter annotare i miei pensieri ed emozioni.Negli anni della crescita scrissi ogni santo giorno non solo per puro piacere , ma anche per dare sfogo ad una voce che allora non riusciva e non poteva avere alcun suono .Ancora oggi scrivo nei miei quaderni segreti con la stessa voce di allora ma con meno rabbia e forse con meno rancore. Avrei tanto da scrivere ancora , ho scritto e scrivo della mia vita,delle persone che hanno fatto parte di me, di luoghi e di sensazioni vissute in prima persona, il punto ‘e che ogni volta rileggendo ciò che scrivo lo distruggo e non vado avanti , vorrei un consiglio….. il racconto e’ logico e ha senso solo se scrivo rispettando le date e gli anni in cui sono state vissute? Per intenderci, non so mai da dove cominciare, ho molto da scrivere ma quando ci provo mi sento allo sbando, credo di aver bisogno di una traccia da seguire nel raccontarmi, spero in un tuo consiglio e chiedo umilmente scusa se non sono stata breve
nello scrivere “due” righe per chiederti un parere.Ti ringrazio anticipatamente e ti saluto. Ciao Manuela
Carissima Manuela, non scusarti per la lunghezza del tuo commento, da queste righe emerge chiara e forte la passione che tu stessa racconti, dunque non può che essere un piacere leggerti.
Il primo consiglio che mi sento di darti è di smettere subito di distruggere ciò che scrivi. Non importa se non ti sembra buono, se ti appare privo di logica o di dignità letteraria; tienilo caro e forse più tardi potrai estrapolare delle frasi o dei pensieri che non erano poi così male!
Per quanto riguarda il racconto, ha una sua coerenza anche se scegli il presente per una storia realmente accaduta in passato. Si tratta appunto di scelta: tu oggi puoi essere una dodicenne che si racconta, un’anziana signora, puoi essere un uomo, un oggetto che comunica emozioni, un povero micio abbandonato che parla, puoi volare come un uccello… La bellezza della scrittura è che tu puoi tutto, ma devi mantenere una coerenza, essere credibile, usare al meglio i tempi verbali, non divagare troppo. Questo può insegnartelo il continuo allenamento (e mi pare che tu ne faccia tanto) e la lettura, grande maestra di ogni buon scrittore. Non essere troppo severa con il tuo scrivere e guarda gli incipit dei libri che possiedi per trarne insegnamento, ma cerca in te stessa e nelle tue storie la traccia da seguire, quella che rappresenta al meglio ciò che vorresti trasmettere in chi legge…
Torna a trovarci, e buona scrittura anche a te!