Grazie, Paolo Villaggio
Da non molte ore, il popolo sardo è insorto sul web e non solo: il noto attore Paolo Villaggio, in un programma televisivo andato in onda sulla Rai, ci ha infatti spiegato – da bravo sociologo e opinionista improvvisato – perché la Sardegna è una delle regioni in cui vanno diminuendo sempre più le nascite. Ebbene, per coloro che ancora non lo sapessero, ciò non avviene perché è un’isola in ginocchio, per la crisi insostenibile o per il conseguente tasso altissimo di disoccupazione. E non avviene neppure per l’alto tasso di infertilità dovuto all’uranio impoverito delle basi militari o per ciò che ha per tanto tempo inquinato questa antica terra, levando motilità e durata agli spermatozoi dei suoi abitanti. No, amici lettori, adesso grazie al nostro beniamino della tv, ci si è aperto un mondo: i sardi, che a quanto pare sono prevalentemente pastori, si dilettano con le pecore.
Questo ci ha spiegato il nostro caro amico Villaggio, davanti a una Alessandra Mussolini divertita. Il sorriso compiaciuto della “signora” stupisce poco naturalmente, visto che la stessa, in un altro salotto televisivo, urlò: “Meglio fascista che frocio” contro la parlamentare Vladimir Luxuria, la quale elegantemente non rispose ma sorrise impietosita.
E allora oggi anche io voglio sorridere impietosita, con la stessa eleganza della Signora Luxuria. E vorrei dire ai sardi, da sarda quale sono, che un grazie a Villaggio è doveroso.
Grazie, perché certi personaggi così noti e osannati, rivelando la loro pochezza e la loro ignoranza, ci aiutano a insegnare ai nostri figli che la tv è molto spesso solo spazzatura, con i suoi contenitori di morbosità o idiozie, e che il comune mortale – lo sconosciuto che fatica ad arrivare a fine mese e che ha paura di mettere al mondo dei figli perché non ha di che sfamarli – ha molto più da insegnare, in quanto a dignità per esempio.
Grazie, sì, perché è ora che chi si ciba di televisione (di qualunque regione egli sia) impari che queste nullità diventano “personaggi” grazie a noi telespettatori: è la nostra inspiegabile ammirazione a far salire i loro cachet mentre noi sogniamo scioccamente la loro visibilità. Tra i giornali più letti in Italia, vi sono in testa alle classifiche quelli che si occupano di gossip. Tra i programmi più visti, quelli di Barbara d’Urso e Maria de Filippi. Buona parte dei documentari o di programmi dedicati ai libri, sono per gli insonni, relegati a orari improbabili.
Il signor Villaggio arriverà a breve a Cagliari per uno spettacolo: se proprio volete indignarvi, miei cari conterranei, disertate. Tutti. Non sprecate energie a offendervi, fate come la Signora Luxuria: sorridete impietositi e superiori davanti a un pover’uomo affetto da limiti mentali. E sentitevi fortunati. Ma questo non vale solo per voi; chiunque comprenda la povertà intellettuale di una simile persona, dovrebbe ignorarlo, lui e i tanti che ci vengono propinati ogni giorno.
E allora grazie, amico Paolo, perché hai aiutato tutti coloro che ancora non avevano capito.
Vi lascio al commento ufficiale del conduttore del programma che ha ospitato il noto attore.
Mi scuso doverosamente con chi si è sentito offeso dalla battutaccia di Paolo Villaggio sui sardi, nella puntata di ieri di “Brontolo” dedicata alla questione femminile al tempo del governo Monti e della sua manovra economica. Prendo atto delle immediate e crescenti reazioni dell’opinione pubblica dell’isola e dei suoi vertici istituzionali. Se non ho risposto seriamente a Villaggio e a quello che disgraziatamente diceva, mentre la trasmissione trattava questioni serissime della Sardegna e del resto d’Italia, il motivo è uno solo: ho giudicato in diretta (e la mia espressione e il modo in cui sono andato oltre subito testimoniano della mia buona fede giacché la televisione è fatta anche di questo) che l’uscita di Villaggio fosse stata tanto infelice da meritare la sordina e niente di più.
Non intendevo dilatare tempo e attenzione per una insensatezza offensiva mentre si parlava della natalità sarda, la più bassa d’Italia, con il massimo del rigore. Se la si considera una scelta sbagliata, magari senza aver visto il programma e solo di riporto, me ne dolgo ancora di più essendo tutto ciò l’opposto delle mie intenzioni. – Oliviero Beha
Foto | NASA
Raramente m’interesso a simili argomenti, non per snobbismo ma proprio perché non me ne frega niente. Ma s’amighiscedda mea mi ha chiesto un commento, ed io, che la voglio molto bene, non posso dirle di no.
Non starò a disquisire su battute infelici fatte in pubblico, su mille altre meschinità e brutture che la televisione, sempre più spazzatura e sempre meno divulgazione o sano divertimento, propone ogni giorno; io non la guardò più da anni, il mio passatempo sono i libri, la scrittura, e il cinema, capirete che tempo per la televisione non me ne rimane proprio.
Posso dire che, alla luce dei fatti che ho appena appreso dal post, mi faccio una sana risata.
Ma amici sardi, che veramente stiamo perdendo anche il senso dell’umorismo? Per anni turisti da tutto il mondo hanno scherzato sulle abitudini sessuali dei sardi, sulle dimensioni artistiche dei nostri membri virili, e tante altre amenità, più o meno scurrili, alle quali abbiamo sempre risposto con una risata di superiorità.
Noi stessi, in tante occasioni, abbiamo scritto canzoni, libri, prendendoci in giro e ridendo di noi stessi, come tutte le persone sane di spirito dovrebbero fare.
Villaggio è un comico, un po’ attempato, che cerca di far ridere anche quando non dovrebbe. In un altro contesto la battuta sarebbe anche stata carina, magari in questo ha fatto la figura del rintronato. E allora! Che ci sentiamo veramente offesi nel nostro orgoglio.
Ajoooooo hahahahahahahah
Maleducato…offensivo…PA-TE-TI-CO!!!
Oh!! Sono diventata una pecora!!! non lo sapevo e io che volevo essere un cammello! Non sono sarda e ho avuto rapporti con un sardo, ma giuro, non sono una pecora.
Mi rattrista, diventare vecchi mi hanno raccontato sia diventare saggi, credo si siano sbagliati, o forse, si resta saggi per poco, avvicinandosi al “giorno della cassa”, ci si rimbambisce del tutto e pare che non si abbiano più freni, quello che passa lo si vomita, senza dare più credito alla ragione, al buon senso e a tanto altro, peccato. In tutto questo c’è di bello che per il Signor Villaggio, al quale non si concederebbero nemmeno le pecore, il giorno della cassa è alle porte, e quel giorno, non avendolo strozzato la balia, avremo tutti un pò di spazio in più e un pò di demenza senile in meno.
Mirtilla
@Chicco: dimostri sana autoironia e superiorità, anche se devo dissentire su una cosa: Villaggio non voleva essere spiritoso o fare una battuta, non questa volta. Lui “credeva” di dare una spiegazione alla bassa natalità sarda, ma sul serio! Il che è piuttosto inquietante direi…Per il resto, avendo io stessa invitato i sardi a non sprecare energie, non posso che darti ragione sul fregarsene, anche se ho difficoltà a riderne: l’ignoranza non mi diverte quasi mai.
@Antonella: lo so, lo so, che altro gli si può dire…
@Mirtilla: sei tremenda!
No, non sono tremenda, sono gli altri che mi disegnano così…
Io non me la prenderei tanto col signor Paolo Villaggio, quanto con chi lo ha voluto lì, in quell’occasione. Certo, anche Villaggio poteva non recarcisi, rifiutare cortesemente (ma, a quell’età, non si rifiuta mai una sia minima occasione di visibilità, di non finire in archivio); tant’è che lui stesso dichiara: “Non sopporto piu’, dopo 19 anni, i talk-show politici […]” Il motivo di questo suo non sopportarli non è importante e, a me, pare comunque abbastanza infantile e ingiustificato. Ma, ci faccia allora la cortesia, non ci vada! Continui, se può, a fare il suo mestiere o, diversamente, a godersi la pensione.
Non so a chi spettasse invitare lì Paolo Villaggio, in una trasmissione che cercava di avere ben altro tono. Non so se sia colpa del conduttore o di qualcun altro. Ma cos’altro ci si poteva aspettare sbattendo un povero ex-comico, ormai non più tanto lucido, in quel contesto?
Questo riguardo la situazione particolare. Più in generale, credo che Susanna abbia già espresso più che chiaramente quanto c’è da dire in merito. Mi permetto di aggiungere che quella dei “personaggi fuori contesto” è ormai da anni una piaga di tutta la televisione, pubblica e commerciale: Sgarbi che si improvvisa esperto criminologo, cantanti che danno opinioni illuminate sull’economia, preti in ogni dove (ah, loro sanno tutto di tutto, per ispirazione divina presumo…) Prima ci si limitava ai tuttologi, adesso tutti parlano di tutto. Il che va benissimo, anzi è sacrosanto diritto, nella vita di tutti i giorni. Ma la TV non può, non DEVE funzionare così per l’influsso che -poco nel bene e molto nel male- ha sulla società.
Condivido l’analisi fatta da Susy ma, da sarda non riesco a ridere alle battute dello “scemo del villaggio” che, ormai dovrebbe essere ricoverato in una confortevole casa di riposo.
Fra qualche giorno sarà a Cagliari per dare l’addio alla sua esilarante carriera, perciò, l’unico modo per toglierci il sassolino dalle scarpe è quello di lasciarlo solo come un cucco nel teatro DESERTO. Sarà per lui motivo di riflessione, se ancora riesce a riflettere, e chiuderà con un flop la sua vita “artistica”.
@Alessandro: grazie anche a te, per il contributo al post. E, tra le altre cose, hai toccato la nota dolente: “Il personaggio fuori contesto”, che poi crea situazioni a dir poco imbarazzanti. Ora sono tutti opinionisti, ed è fondamentale dare intere rubriche sui giornali a reduci del grande fratello, invitare nei salotti televisivi Pinco Pallo a parlare di crisi o di Yara, Sarah, e forse a breve il marito della Melania uccisa condurrà un programma contenitore… Ma, bisogna dirlo: non è ciò che vuole l’italiano medio?
C’è una domanda che vorrei fare a tutti: secondo voi, la tv ci propina ciò che noi vogliamo, o siamo noi ad essere plagiati dalla tv, la quale riesce a farci un tale bombardamento di immagini e parole da annientarci?
Le TV (tutte) sono attualmente ostaggio degli sponsor e dei limiti di budget. I contenuti sono completamente decisi in base a ciò che si crede venda meglio. Se un programma non ottiene un determinato share, stabilito per contratto con gli sponsor, entro le prime due o tre puntate, viene cancellato indipendentemente dalla sua qualità. I quiz televisivi, per far vincere meno, affidano sempre più il destino del concorrente al caso, calcolando le probabilità sempre a suo sfavore come in un gioco d’azzardo, e se possibile non gli fanno vincere nulla.
La televisione costa, certo, e bisogna risparmiare quando possibile ma una fetta importante di tali costi sono i compensi di presentatori/trici, vallette/i, ospiti…
Lo so, non ho risposto alla domanda, ho solo provato ad aggiungere elementi di riflessione che ritengo siano attinenti. Questo perché mi pare che la tua domanda sia affine a “è nato prima l’uovo o la gallina?” Secondo me è un processo circolare che va al passo con l’evoluzione -o INvoluzione- della società, essendone al contempo contributo e riflesso.
@Pupa: concordo, ed è ciò che ho chiesto ai miei conterranei. Sarebbe la cosa migliore, e anche la peggiore per un artista!
Io non sono sardo, ma mi sono sempre sentito vicino alla Sardegna per legami affettivi, ho sempre trovato in questa terra umanità, disponibilità e molta civiltà. Spero che il boicottamento dello spettacolo di Villaggio a Cagliari abbia successo e che si trovi lui da solo con una bella pecora davanti al teatro! personalmente non mi ha mai fatto ridere, e con l’ età che avanza noto che non sta migliorando per niente! Sardi non prendetevela.. compatitelo!
NO. Chi mi conosce sa che non trovo mai divertente prendere in giro le persone, ridere dei loro difetti fisici per esempio, o dei loro deficit…… ma sarei stata in grado di soprassedere se il “personaggio” (oggi non lo voglio chiamare “persona” ) si fosse trovato con quattro amici al bar dove, pare, è tollerato essere scemi, maleducati, fori luogo. In televisione una “battuta” (battuta?) ha una risonanza che non è neppure quantificabile, ed arriva come affermazione, come verità, senza filtri se non quello delle singole intelligenze. Dunque: NO, non compatisco, non soprassiedo e non dico: ecchesaràmai. Mi indigno e mi offendo…..e di più mi offende la risata idiota dell’altra ospite, mentre la “spiegazione” del conduttore, letta in questo momento, mi sembra plausibile o comunque in buona fede.
il comico di cui si parla, non è mai stato comico per me, e non ci pensavo proprio ad andarlo a vedere, pagando per di più un biglietto. Quanto mi piacerebbe se per una volta, una sola, fossimo tutti coerenti, compatti e sufficientemente incazzati per accoglierlo degnamente con un corale belato ma FUORI dal teatro.
@MarcoB: grazie per aver partecipato da “non sardo”, e a Valeria dico che mi associo alla sua speranza. Il corale belato fuori dal teatro vuoto sarebbe fantastico!
Es lamentable lo que dijo Paolo Villaggio,,”PATETICO”, que le sucede, no ha tenido una buena Navidad…, que busca a esta altura de su vida, o solo es utilizado…?
La RAI es deplorable, solo pone al aire cosas mediaticas, superficiales, escandalosas, para evitar mencionar la verdadera realidad, para distraer la atencion, es solo una cortina de humo, como diriamos en nuestro pais Argentina
Yo lei este blog, es muy interesante,escrito con inteligencia y con el corazon y como todos se involucraron me parece maravilloso.
Yo me senti atrapada como si por un momento me transformara en SARDA!!!
Realmente Alessandra Mussolini es una hueca,vacia…
Seria genial no comprar una sola entrada a su espectaculo en Sardegna, o llevarle un par de ovejas hahaha.
Gracias por dejarme participar,disculpen que escribo en castellano,aunque el pueblo italiano esta en mi <3.
Ecco, per dar spazio a tutti, il commento ufficiale del signor Villaggio, che personalmente trovo discutibile:
A voi ulteriori commenti, un abbraccio.
@Graciela: GraphoMania è sbarcata in Argentina, grazie per ciò che hai scritto e per l’attenzione!
(Graphomania esta aterrizada en Argentina, ¡gracias para lo que escribes y por su atencion!)
Il consiglio della scrittrice Susanna Trossero mi sembra non solo giusto ma anche saggio. Posso capire l’umorismo, al limite anche una certa ironia, ma non può e non deve ledere l’immagine delle persone e, in questo caso, della popolazione sarda. Il diritto di cronaca vieta le pubblicazioni di note che possa recare offesa alla dignità ed al decoro, ancor più l’umorismo deve avere una barriera nel rispetto della dignità e del prestigio di una popolazione laboriosa, che ha sempre incontrato sacrifici, qual è quella dei Sardi.
Grazie Salvatore, ci sono cose che toccano buon gusto e buon senso, tuttavia spesso si perdono di vista. Fra l’altro, nelle sue “scuse” ufficiali, il signor Villaggio cita il premio Nobel dario Fo, che mai sarebbe incappato in una simile caduta di stile!
Quello che mi lascia perplesso è il fatto che la maggior parte delle persone in tutti i commenti visti sui vari social, vedano solo il sorriso della mussolini, per carità non che mi stia simpatica, però se si guarda il filmato lo stesso conduttore e l’esponente di sinistra sorridono alla battuta così come si sentono chiaramente i risolini del pubblico, allora perchè non dirlo??? Perchè ignorare il fatto che ciò è avvenuto nella TV di stato e guarda caso in un programma che dovrebbe essere di “INFORMAZIONE E CULTURA” per di più RAI 3,non oso immaginare se ciò fosse successo al TG4!!! Le scuse del conduttore non hanno alcun valore, avrebbe dovuto prendere SUBITO LE DISTANZE vista la drammaticità dei servizi andati in onda e non fare finta di niente.
Naturalmente questo è il mio umile pensiero…
Approvo, Giancarlo. Io ho citato la Mussolini perchè “insiste” in certe cadute di stile, ma tutto era veramente fuori luogo. Grazie per il tuo intervento.
23 Gennaio 2012: circa un’ora fa, su Unomattina, un idiota (impossibile definirlo diversamente) ha avuto la faccia di affermare che De Falco ha trattato Schettino “troppo male”, che lo ha inutilmente “umiliato”… Certo: dopo che uno ha causato un naufragio di quelle proporzioni (e la morte di decine di persone), può anche dimenticarsi qual è il suo dovere, pensare solo alla propria pelle e scappare. Ma ricordargli qual è quel suo dovere e dirgli di tornare indietro, sia pure con toni forti (assolutamente giustificati in quella situazione) è scortese…
Forse chi lavora in TV dovrebbe recuperare il basilare PUDORE, rendersi conto che il fatto di stare di fronte a una telecamera non giustifica il dire qualsiasi fesseria gli passi per la testa senza aver prima riflettuto un minimo su contenuti, opportunità e circostanze. E’ avvenuta una tragedia, sono morte persone, ci sono ancora dispersi, le indagini sono in corso e ci si permette, nonostante ciò, di fare imili affermazioni a difesa di uno che, comunque siano andate le cose (perché il capitano è il primo responsabile della vita di coloro che sono a bordo della sua nave), si è comportato in maniera INDEGNA del ruolo che ricopriva.
Ecco Alessandro, hai detto la parola giusta: pudore. Provo amarezza anche per questa assenza di ritegno dilagante. Oramai è più appropriato dire “il comune senso del non pudore”…
Quei sardi che si offendono per queste battute non possono dire di rappresentare la mia terra, sono solo gente senza il senso dell’umorismo, sappiate che in nuova zelanda dove ci sono ancora piu’ pecore che in sardegna addirittura si sono inventati le pecore gonfiabili!!!
ma fatevi una risata e se non vi fa ridere allora statevi tutti zitti.
Ciao Urgu, naturalmente ringrazio anche te per il contributo, ma trovo il consiglio finale davvero fuori luogo. Vedi, se tu puoi dire la tua (e ci sarà parecchia gente a non apprezzarla così come altri la apprezzeranno) possono e devono farlo anche gli altri, si chiama confronto. Imporre un “state tutti zitti” non è confronto ma chiusura mentale peggiore di chi non ha il senso dell’umorismo che tu dici di possedere.
Per quanto mi riguarda, ne ho da vendere, ma sono sempre e comunque per il buon gusto e l’educazione.