Autogrill e libri, gli strani incontri del prima e dopo vacanze
Fino a qualche anno fa le soste all’autogrill, oltre al dovuto sollievo per la pausa viaggio, portavano, nell’ordine, tappa bagno, caffè, sigaretta (solo fumatori e caffeinomani, ovviamente gli altri si limitavano al bagno, al massimo un panino, panino riservato esclusivamente agli intestini forti, quelli capaci nell’impresa digestione durante il tragitto). Oggi, la pausa autogrill ci delizia di ogni dettaglio commerciale, dal cibo regionale, anche se spesso la regione dell’autogrill non ha nulla a che vedere con le delizie proposte, ai giocattoli per bambini viziati, esposti in maniera strategica per agganciare ogni piccola protesta, infine i libri. Ultimamente è da notare che i libri dell’autogrill hanno ottenuto una posizione di rilievo, addirittura nella zona ristoro, così mentre sorseggi il tuo caffè nei pochi minuti concessi l’occhio ti cade, tuo malgrado, sulle proposte che, ipotizzi, dovrebbero rappresentare il genere vacanze/viaggio per tutti.
Tendenzialmente i titoli esposti negli autogrill non sono di mio gradimento, anzi, spesso ne ignoravo addirittura l’avvenuta pubblicazione, salvo rari episodi di classici ristampati per l’occasione; segnalo quest’anno il grande ritorno: la raccolta degli imperdibili di Jane Austen, scoperto con sorpresa lungo la A22, Autostrada del Brennero.
Le pile, instabili, di libri riescono spesso a cogliermi di sorpresa, mentre gli autori fatico a collegarli al piccolo schermo – fatico perché la televisione non è il mio passatempo preferito – autori che per forza centrifuga finiscono anche sulla carta stampata. Eppure nelle tante tappe non ho mai visto un solo passante raccogliere e pagare alla cassa. Un po’ quello che accade ai libri di Bruno Vespa a Natale, sempre primo in classifica, ma privo di soggetti capaci di ammetterne acquisto e successiva lettura.
Ovviamente non conosco tutti i lettori italiani e nemmeno i frequentatori di autogrill, ma le scelte dei titoli rimangono un mistero, spesso non rispecchiano le classifiche: Cinquanta sfumature di grigio, ad esempio, indipendentemente dal giudizio, non ha incrociato il mio viaggio; prego altri viaggiatori segnalarmi la maggiore fortuna (o sfortuna), forse troppo hot per le famiglie in vacanza?
La regola è tale solo quando viene infranta, e infatti non mancano incontri da mozzare il fiato, perché sia chiaro anche negli autogrill è possibile trovare la meraviglia, ma solitamente non a Ferragosto.
Foto | Ed Yourdon – Sentieri luminosi