Cosa leggere in un pomeriggio di sole

Cosa leggere in un pomeriggio di sole

Ormai conoscete me e la mia inguaribile ironia, perciò sarò estremamente prevedibile se alla domanda cosa leggere in un pomeriggio di sole risponderò: macché leggere, fatevi una bella passeggiata! Scherzi a parte, leggere è sempre interessante e a volte con il bel tempo che incoraggia la serotonina, lo è ancora di più.

Certo, se fosse una giornata piovosa sarebbe più facile starsene in casa a leggere. Ma a noi piace la lettura e il tempo non ci influenza!

Io personalmente, che sono un po’ fifona ma adoro il genere noir, riservo certe letture proprio ai pomeriggi in questione… Mi spiego. Non riuscirei mai a leggere Shining in una notte buia e piovosa, magari da sola in casa e alla flebile luce di una torcia perché è andata via la corrente! Così, amante dei contrasti, metto da parte le atmosfere più gotiche per le giornate più serene e lucenti. Ecco, credo sia proprio questa, in realtà, la mia risposta al dilemma cosa leggere in un pomeriggio di sole.

Ecco cosa leggere in un pomeriggio di sole: cinque consigli di lettura

Di seguito alcuni suggerimenti – dai quali, se volete, potete farvi ispirare – su cosa leggere in un pomeriggio di sole.

Intrigo italiano, di Carlo Lucarelli

L’autore torna dal personaggio che lo ha reso celebre negli anni ’90, quel commissario De Luca che ritroviamo nell’Italia-Paese dei balocchi del boom economico, dove tutto è speranza e la guerra sembra ormai una pratica archiviata. Eppure, il freddissimo inverno bolognese viene squassato dal ritrovamento del corpo della vedova di un docente universitario torturata e uccisa nella propria vasca da bagno… De Luca è chiamato a indagare – anche sotto copertura – con l’aiuto di un giovane agente che ha pure il compito di controllarlo.

Il leopardo, di Jo Nesbø

Un noir che sconfina spesso e volentieri nell’horror, degno delle migliori suggestioni alla Poe. Un serial killer che uccide donne e le soffoca nel loro sangue terrorizza le ovattate nottate di Oslo; c’è un solo uomo che può risolvere questo caso: Harry Hole, che però se ne sta a Hong Kong per dimenticare il passato. Alla fine tornerà per scoprire immediatamente il legame tra le vittime: hanno tutte trascorso una notte in un isolato rifugio in montagna… ecco, già questo ultimo dato mi fa venire la pelle d’oca e pensare a The Blair Witch project o, nella migliore delle ipotesi, a The Ring, in cui basta vedere un video per rimanerci secchi. Aiuto.

Ogni cosa è illuminata, di Jonathan Safran Foer

Cambiamo decisamente scenario anche se è stato proprio il nostro pomeriggio di sole a ispirarmi questo titolo. La trama, invece, nasconde risvolti ben più bui: è la storia – con elementi autobiografici – di un ragazzo ebreo che parte per l’Ucraina alla ricerca di una certa Augustine, grazie alla quale il nonno si è salvato dalle deportazioni naziste. Accompagnato da un’improbabile guida locale, incontrerà una serie di personaggi interessanti che lo condurranno al termine di una sorta di viaggio d’iniziazione.

La svastica sul sole. di Phillip K. Dick

Anche qui il sole, in realtà, c’entra poco: l’autore immagina un presente alternativo, frutto della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale della Germania di Hitler e dell’alleato giapponese che, dunque, ora governano il mondo. In questo scenario che comprende un America impotente e divisa, un Mar Mediterraneo sacrificato sugli altari del dio nucleare, un’Africa decimata e un’Italia subalterna (quest’ultima cosa, ahimé, non cambia in nessun universo parallelo a quanto pare) si dipanano le vicende personali di cinque strani personaggi che non hanno nulla in comune finché non ricevono una rivelazione su cosa sta avvenendo davvero nel mondo.

Basta zanzare!, di F. Casini e A. Mangoni

Sole chiama estate ed estate – purtroppo – chiama zanzare, che però non saranno più un problema dopo aver letto tutto d’un fiato questo volume che ne svela ogni segreto e dunque anche ogni stratagemma per sconfiggerle. E non si limita alle zanzare: tutti quei fastidiosi insetti che, primariamente d’estate, molestano le nostre immersioni nella natura quali formiche, pidocchi, zecche eccetera saranno, inesorabilmente, distrutti. Con buona pace degli animalisti.

Foto | congerdesign via Pixabay

Roberta Barbi

Roberta Barbi

Roberta Barbi è nata e vive a Roma da 40 anni; da qualche anno in meno assieme al marito Paolo e ai figli, ancora piccoli, Irene e Stefano. Laureata in comunicazione e giornalista professionista appassionata di cucina, fotografia e viaggi, si è ritrovata da un po’ a lavorare per i media vaticani: attualmente è autrice e conduttrice de “I Cellanti”, un programma di approfondimento sul mondo del carcere in onda su Radio Vaticana Italia. Nel tempo libero (pochissimo) si diletta a scrivere racconti e si dedica alla lettura, al canto e al cake design; sempre più raramente allo shopping, ormai rigorosamente on line.

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