
Deadpool 2, il secondo film sul mercenario chiacchierone
Aspetti positivi
Aspetti negativi
Deadpool 2 è un fim di David Leitch basato sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel: leggi la nostra recensione e le nostre considerazioni.
Una scena di Deadpool 2
Il mercenario chiacchierone è tornato, più irriverente e fuori dagli schemi che mai. Deadpool 2 è il diretto sequel di Deadpool.
Diretto da David Leitch e basato sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel, Deadpool 2 è l’undicesimo film della saga degli X-Men.
Deadpool 2
Il cast
Nel cast troviamo:
- Ryan Reynolds: Wade Wilson / Deadpool
- Josh Brolin: Nathan Summers / Cable
- Morena Baccarin: Vanessa Carlysle
- Julian Dennison: Rusty Collins / Firefist
- Zazie Beetz: Neena Thurman / Domino
- T. J. Miller: Jack Hammer III / Weasel
- Brianna Hildebrand: Ellie Phimister / Testata Mutante Negasonica
- Jack Kesy: Black Tom Cassidy
La trama
La trama di Deadpool 2 vede Wade Wilson e la sua tutina aderente rossa creare una squadra chiamata X-Force (in cui troveremo vecchi e nuovi mutanti, fra cui anche Domino, una singolare mutante che ha il potere della fortuna), allo scopo di proteggere un giovane mutante da Cable, soldato che viene dal futuro e che ha deciso di prendere di mira proprio il ragazzino. Ma sarà Cable il vero nemico? Ed è poi così malvagio?
La nostra recensione di Deadpool 2
Attenzione, da qui in poi pericolo spoiler.
Promosso anche questo secondo capitolo di Deadpool. Se il primo film ci aveva stupito per il suo stile narrativo insolito, legato soprattutto alla particolare tipologia del personaggio, questo sequel conferma il lavoro fatto nel primo capitolo, ma lo approfondisce e lo allarga. Complice anche un maggior budget, come lo stesso Deadpool si è premurato di farci sapere.
L’ironia e il sarcasmo la fanno da padroni, anche se devo dire che le battute erano meno sboccate rispetto a quelle del primo film. Non mancano elementi metanarrativi, easter egg a manetta, citazioni come se non ci fosse un domani e prese in giro anche degli altri franchise del momento, in primis la Marvel stessa, con continue frecciatine e prese in giro agli Avengers e agli X-Men, ma anche alla Disney, a Star Wars e alla DC Comics.
Qualche considerazione
Deadpool continua a sfondare la quarta parete, coinvolgendo sempre di più lo spettatore. Per quanto riguarda i personaggi, Deadpool si conferma brillante mattatore, anche se questa volta assistiamo a una sorta di evoluzione e maturazione del personaggio. Certo, rimane sempre lo stesso Deadpool, capace di ironizzare anche nelle situazioni più drammatiche, ma con qualche sfaccettatura in più.
Buona la riuscita di Cable/Josh Brolin (Thanos in Avengers: Infinity War): la sua serietà controbilancia perfettamente l’istrionismo di Deadpool, regalandoci dei duetti notevoli. Ottima anche la X-Force, per quanto, purtroppo, a causa di forze maggiori, si sia vista poco (cerco di non fare spoiler). Notevole la riuscita di Domino: se pensate che portare sul grande schermo il potere mutante della fortuna non sia visivamente accattivante, beh, vi sbagliate di grosso. Pensate a Final Destination in salsa mutante ed è fatta.
Un plauso anche ai due comuni esseri umani che si affiancano ai mutanti: il baffuto Peter e il mitico Dopinder, il taxista che tutti noi vorremmo avere.
Per quanto concerne la trama, quella di Deadpool 2 è un po’ più articolata e complessa rispetto a quella del primo film. Ci sono molte più scene action e di scazzottate e non ci si annoia mai. Anche se non è tutto esente da difetti: soprattutto per quanto riguarda i viaggi nel tempo, ci sarebbero un paio di appunti da fare.
Camei e titoli di coda
Da non perdere i cammeo degli X-Men principali (le facce quando vedono Deadpool sono impagabili), mentre in una certa scena ripresa da un precedente film degli X-Men salta fuori proprio lui, Wolverine.
E non vi alzate dalla poltroncina del cinema appena compaiono i titoli di coda: dopo anni e anni di Marvel Cinematic Universe ormai anche le pietre sanno che ci sono scene importanti durante e dopo i titoli di coda. In questo caso abbiamo solo due scene in mezzo ai titoli di coda, non ce n’è nessuna dopo la fine dei medesimi. Soprattutto una è esilarante: non farà da collante per il resto dell’universo degli X-Men (non è ancora dato sapere se ci sarà un Deadpool 3), ma diciamo che serve a sistemare alcune cose dela continuity. In stile Deadpool, si intende.
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