
«Solo: A Star Wars Story», un film promosso
Aspetti positivi
Aspetti negativi
Leggi la recensione del film Solo: A Star Wars Story e scopri perché è un film riuscito e che merita di essere visto più di una volta.
Una scena del film «Solo: A Star Wars Story»
Nuovo film della saga di Guerre Stellari al cinema. Questa volta si tratta di Solo: A Star Wars Story, appartenente alla serie Star Wars Anthology. Sono film a sé stanti, spin-off ambientati nell’universo di Guerre Stellari e che hanno lo scopo di spiegare meglio determinati retroscena e personaggi. Il primo film di questa serie è stato il bellissimo e crudo Rogue One: A Star Wars Story, pellicola che ci spiegava come i piani della Morte Nera fossero finiti nelle mani della Ribellione.
Questa volta, invece, il film va ad analizzare le vicende di un giovane Han Solo. Il film è stato diretto da Ron Howard, dopo una serie di vicissitudini che hanno portato il regista a lavorare sulla pellicola al posto dei precedenti registi. Solo: A Star Wars Story è ambientato undici anni prima di Una nuova speranza, dopo Star Wars – Episodio III: La Vendetta dei Sith e narra la storia di Han Solo dai diciotto ai ventiquattro anni.
Solo: A Star Wars Story
Il cast
Il cast di Solo: A Star Wars Story è composto da:
- Alden Ehrenreich: Han Solo
- Emilia Clarke: Qi’ra
- Woody Harrelson: Tobias Bckett
- Donald Glover: Lando Clarissian
- Thandie Newton: Val
- Phoebe Waller-Bridge: L3-37
- Joonas Suotamo: Chewbecca
- Paul Bettany: Dryden Vos
La trama
Solo: A Star Wars Story narra le vicende del giovane Han Solo, di come sia diventato un contrabbandiere, di come abbia incontrato lo wookiee Chewbecca, di come i due abbiano fatto amicizia, di come abbia incontrato Lando Calrissian soffiandogli il Millenium Falcon e, finalmente, vedremo come ha fatto a percorrere la Rotta di Kessel in meno di 12 parsec.
La nostra recensione
Attenzione, da qui in poi pericolo SPOILER.
Nonostante i mille timori, devo dire che Solo: A Star Wars Story mi è piaciuto. È un film che riguarderei tranquillamente più e più volte, senza annoiarmi mai. La trama ha eseguito il suo compito: ci ha spiegato tutte le vicende più famose del giovane Han Solo, quelle storie sempre accennate, ma mai approfondite. Ci sono un paio di inseguimenti spettacolari e devo dire che il tono western dato al film non stona per niente. Così come non stona il fatto che non ci siano riferimenti espliciti alla Forza e ai Jedi (anche perché siamo in un periodo successivo all’epurazione dei Jedi, quindi sarebbe stato strano il contrario): questo non è un film su un novello utilizzatore della Forza, è un film su un novello fuorilegge e contrabbandiere.
Inoltre è un film di azione pura, non ci si annoia mai, si è sempre in movimento da un posto all’altro. E le parti dedicate agli approfondimenti dei personaggi sono legati ai dialoghi, mai pesanti. Intatta l’ironia di fondo tipica di Guerre Stellari, le battute da sbruffoni, le canzonature…
La bravura degli attori
Buona anche la prova degli attori. Alden Ehrenreich si è destreggiato perfettamente nel suo ruolo di giovane Han Solo, dando al personaggio un carattere più ingenuo a volte, ma compatibile con la giovane età. Le basi per diventare il futuro Han Solo ci sono tutte: il fatto di essere scanzonato, di non rispettare le regole, l’ironia, queste cose ci sono tutte. Apprezzata anche la sinergia con un Chewbecca più espansivo che mai.
Bene anche il giovane Lando interpretato da Donald Glover, i suoi siparietti con Han sono strepitosi, anche se è opinabile il gusto del personaggio in fatto di camicie: con quella gialla sembra Tex Willer (che, a posteriori, devo dire che ci sta col tono western del film) e quella nella scena finale è inguardabile. Buona prova anche di Emilia Clarke, la sua interpretazione ci fa venire voglia di saperne di più sul personaggio di Qi’ra (anche se per tutta la pellicola hai la sensazione che con un Dracarys ben assestato possa risolvere le situazioni più spinose). Ottimo anche Woody Harrelson, il volto giusto per questo tipo di personaggio.
Menzione speciale al droire riformista e idealista L3-37, anche se Dobby insegna che, spesso, i riformisti fanno una gran brutta fine. E menzione speciale per il Millenium Falcon: ogni volta che prende il volo, il cuore salta un battito.
Musiche ed easter egg
Mi sono piaciute anche le musiche. Certo, sei sempre lì che aspetti di sentire i temi classici amati, ma la scelta della colonna sonora in alcune parti fa venire i brividi.
Tantissimi poi gli easter egg inseriti nella pellicola, di citazioni ce ne sono tantissime. Si va da quelle più note, come determinate battute tipiche della saga, a personaggi che possono essere noti solamente a chi ha letto tutti i romanzi della saga di Star Wars e a chi conosce anche i Legends.
Un film promosso, da vedere e rivedere. Anzi, ci vorrebbe una seconda pellicola, molte cose ancora non sono state spiegate.
Foto | OutNow