il mio ultimo amico

Il mio ultimo amico: Edmondo De Amicis e il suo amato cane Dick

Chi non conosce Edmondo De Amicis? Il suo Libro Cuore (e chissà perché fu aggiunta la parola “Libro” davanti al titolo “Cuore” che egli aveva scelto) fu tradotto in quasi tutte le lingue. Un best seller la cui prima pubblicazione risale al 1886. Ritenuto un tempo formativo, educativo, e oramai considerato “antiquato” da quel punto di vista è pur sempre un libro che ha lasciato il segno. e ancora apprezzato o in grado di far commuovere.

Il mio ultimo amico

Il mio ultimo amico
Edmondo De Amicis, Il mio ultimo amico

Naturalmente l’autore non pubblicò solo questo libro, sebbene sia indiscutibile che è con questo che raggiunse la notorietà. Fra le sue opere “minori” c’è un volumetto significativo, che mi ha davvero colpita, intitolato Il mio ultimo amico. Vide la luce a Palermo nel 1900 grazie alla casa editrice Salvatore Biondo. Il Formichiere nel 2010 lo ha pubblicato di nuovo. L’editore ha contribuito al finanziamento dei rifugi per gli animali destinando i proventi della vendita a questa causa.

Si tratta di una storia che nasce in un periodo doloroso della vita di De Amicis. Nel 1898 morì la madre, si suicidò suo figlio Furio, e si separò dalla moglie. I suoi punti fermi, i suoi più grandi legami affettivi, vennero a mancare lasciandolo sgomento, solo, mutilato. Fu in questa condizione di dolore che scoprì la grandezza dell’Amicizia, la profondità di un rapporto inaspettato, di un legame che gli regalò la capacità di sorridere. E di scrivere ancora.

L’affetto che vi lega – scrive raccontando di ciò che rappresenta un simile rapporto – entra quasi nell’ordine degli affetti di famiglia, è per voi come un amico figliuolo col quale la carezza che vi vien più spontanea è di posargli una mano sul capo.

Ebbene sì, è di un cane che parla. È lui l’Amico fidato in grado di donarsi senza riserve e di riportare alla vita chi dalla vita era stato distrutto. Portato in questa casa colpita dalla sventura, dice l’autore ricordando l’ingresso del piccolo animale nella sua casa. E aggiunge che per quante cure gli si fossero usate, se si fosse conteggiato il debito reciproco della gratitudine, sarebbe rimasto lui il creditore.

La scoperta della personalità di Fido

Nel romanzo breve Il mio ultimo amico, ci verrà raccontata la scoperta dell’affascinante personalità di un amico a quattro zampe, che lui definisce non bestia ma persona diversa, ma anche la nascita di un affetto inaspettato e profondo e la sorpresa di un quotidiano che diviene non solo vivibile dopo tanto dolore, ma anche più ricco, grazie ad un cane. Questo libro in verità è proprio un grazie, un grazie sincero, un inno al rispetto, un atto d’amore per il suo Dick.

Vi sembra eccessivo? Se fate parte di coloro che – facendo spallucce – dicono “Ma dai, è solo un cane”, vi consiglio di leggerlo, certa che alla parola fine dubiterete della vostra affermazione.

Il libro

Edmondo De Amicis
Il mio ultimo amico
a cura di Fausto Dominici
prefazione di Danilo Mainardi e Gabriella Tomassini
Illustrazioni di Elvio Marchionni
Il Formichiere, 2010

Susanna Trossero

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