
La ragazza nell’acqua, di Robert Bryndza
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Aspetti negativi
Leggi la recensione del thriller La ragazza nell’acqua scritto da Robert Bryndza e scopri il mistero che si nasconde tra le sue pagine.
Robert Bryndza, La ragazza nell’acqua
Se state cercando un thriller mozza fiato, di quelli che fino alla fine ti portano a intuire senza dare certezze La ragazza nell’acqua di Robert Bryndza potrebbe soddisfare le vostre esigenze. Abbiamo già avuto modo di apprezzare l’autore per il suo libro La donna di ghiaccio.
Scritto con un ritmo veloce, mai banale, accattivante, questo romanzo riesce a unire l’esigenza di azione alla capacità – dell’autore ma richiesta anche al lettore – di intrecciare tutti gli indizi per arrivare assieme ai protagonisti alla realtà, non sempre felice, ma pur sempre vera.
La ragazza nell’acqua
Erika Foster è commissario di polizia a Londra. Reduce da un passato doloroso (suo marito, anche lui poliziotto, è stato ucciso recentemente) sta cercando di emergere a fatica da emozioni che prova a controllare. È proprio il controllo il suo tratto distintivo, anche se non sempre attuabile.
Durante un’operazione complessa Erika trova sul fondo di una cava sommersa dall’acqua le ossa di una bambina. Per animare un poliziotto, qualsiasi poliziotto, l’associazione morte/bambina è un fatto capace di attivare tutti i campanelli d’allarme. E se, dopo l’analisi della scientifica, si scopre che il cadavere è quello di Jessica, una bambina di sette anni scomparsa ventisei anni prima oltre all’obbligo morale di capire cosa sia accaduto alla piccola si aggiunge il dovere, un dovere vitale. E ora il racconto accoglie il mistero.
Personaggi del passato tornano nel presente, con tutti i loro limiti, difetti e pregi. I genitori di Jessica, i fratelli, i poliziotti che seguirono il caso allora, l’accusato poi rilasciato.
Erika dimostra determinazione e coraggio: un personaggio ben costruito proprio perché alterna fasi da eroina, che ammettiamolo vogliamo trovare in un bravo poliziotto, a momenti di profonda umanità. Erika è forte ma non riesce a staccare tutta la sua emotività a comando, è umana, dopotutto.
Un thriller ben costruito
La storia de La ragazza nell’acqua regge dalla prima all’ultima parola. Colpi di scena, il non detto che alimenta i sospetti del lettore è inserito a regola d’arte. Leggendo si intuisce, ma è possibile ottenere il quadro completo solo nel finale, perché anche se a un certo punto si intravedono i segreti celati da anni e i ruoli di ogni protagonista, manca sempre qualche tassello. Solo la confessione finale riuscirà a garantire la verità.
Alcuni personaggi sono costruiti in maniera impeccabile, altri peccano di superficialità, come il bel collega di Erika che sembra esserci in maniera determinante per poi appiattirsi nello sfondo. Nell’insieme il romanzo La ragazza nell’acqua è piacevole. Consigliato!