Amate il genere romance, con un pizzico di mystery? Ecco allora un romanzo che potrebbe piacervi. Si tratta Le sette sorelle, primo volume di una eptalogia scritta dall’irlandese Lucinda Riley.
L’autrice ha esordito come scrittrice all’età di ventiquattro anni e il suo Il giardino degli incontri segreti (edito da Giunti nel 2012) è un bestseller noto a livello internazionale. Perché sette libri? Il motivo viene spiegato dalla trama del primo libro.
Le sette sorelle
La protagonista è Maia, la prima di sette sorelle (sei in realtà, una manca all’appello). Molto bella, ma timida e timorosa del futuro, vive con il padre adottivo ad Atlantis, un castello che sorge sul lago di Ginevra. Mentre si trova a Londra in visita da un’amica, ecco che la governante Marina l’avverte dell’improvvisa morte del padre, Pa’ Salt.
Pa’ Salt ha adottato nel corso della sua vita sei bambine provenienti dai quattro angoli della Terra. Ha dato loro tutto, ma la sua vita e il suo lavoro sono avvolti nel mistero più fitto. Di fatto le sei sorelle non sanno praticamente nulla di quel padre amorevole che ha dato a ciascuna il nome di una stella della costellazione delle Pleiadi. Alla lettura del testamento le sorelle scoprono di aver ricevuto in eredità una sfera armillare sui cui anelli sono incise alcune coordinate.
La sempre riservata e timorosa Maia sarà la prima a decidere di voler decifrare il mistero di quelle coordinate (e magari nel frattempo scoprire anche qualcosa di più sulle proprie origini). Maia si troverà a dover andare a Rio de Janeiro: qui scoprirà la storia della sua antenata Izabela. Maia sarà aiutata nel suo compito anche dallo scrittore Floriano. Scoprirà la storia di un amore segreto nato nella Parigi degli anni Venti legato strettamente anche alla costruzione della statua del Cristo che veglia su Rio.
Una lettura piacevole e scorrevole
Il libro Le sette sorelle, in parte ambientato nel presente e in parte nel Brasile e nella Francia del passato, offre una lettura piacevole e scorrevole.
Come si evince dalla trama, questo primo romanzo della serie è incentrato sulla sorella maggiore, Maia. Grazie agli indizi lasciati dal padre alla sua morte ecco che Maia scoprirà qualcosa di più sul proprio passato. Il tutto inframezzato da spaccati della vita quotidiana a Rio e la storia romanzata della costruzione del Cristo di Rio de Janeiro.
Ci sono parecchi elementi che rimangono volutamente oscuri nella trama: perché il padre ha deciso di dare alle proprie figlie adottive il nome delle Sette Pleiadi? Perché ha scelto proprio quelle bambine? Come ha fatto a trovarle? Purtroppo tutte queste domande probabilmente riceveranno una risposta nei libri successivi. Forse un po’ lento l’inizio, soprattutto perché bisognava presentare tutte e sei le sorelle, tuttavia poi la situazione si mette in moto alternata fra la storia del presente e quella del passato degli antenati di Maia.
Un appunto sui dialoghi
Proprio qui arriva una nota che non mi ha convinto del tutto: i dialoghi. Normalmente mi piacciono i dialoghi veloci e frizzanti, ne Le sette sorelle ogni tanto il ritmo viene appesantito da dialoghi troppo descrittivi e poco realistici, non credo che nessuno parlerebbe in quel modo, a volte sembra quasi che stiano scrivendo un tema al posto di parlare. Inoltre non c’è differenza in come parlavano nel passato a inizio secolo e nell’epoca presente. I dialoghi di Maia possono tranquillamente essere scambiati con quelli di Izabela e viceversa. Forse per i personaggi del passato si sarebbe dovuto usare un registro stilistico leggermente diverso.
Romantica invece la storia d’amore: passato e presente si intrecciano in modi che ancora devono essere svelati, interessante vedere la vita dell’epoca e la romanzata costruzione del Cristo. Quindi in definitiva un libro piacevole da leggere, con qualche difetto, ma che comunque invoglia ad andare avanti nella serie per scoprire tutti quei misteri non ancora rivelati. E adesso tocca alla seconda sorella, Ally: cosa le riserva il passato? E il futuro?
Il libro
Lucinda Riley
Le sette sorelle
traduzione di Lisa Maldera
Giunti, 2015
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