
Tutto chiuso tranne il cielo, di Eleonora C. Caruso
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Il nuovo romanzo di Eleonora C. Caruso porta di nuovo in scena i protagonisti di Le ferite originali tra rabbuiati segreti familiari, dolori a cielo aperto ed atmosfere implacabili da terzo millennio.
Eleonora C. Caruso, Tutto chiuso tranne il cielo
Tutto chiuso tranne il cielo getta nuova luce su un gruppo di personaggi già noti, nomi che hanno popolato (molti di voi lo ricorderanno certamente) un altro romanzo di Eleonora C. Caruso, il celebre Le ferite originali, pubblicato da Mondadori nel 2018.
Tutto chiuso tranne il cielo
Di nuovo una Milano calda e 2 fa da sfondo alle vicende di Julian, Christian e Dante. Ancora una volta i protagonisti (nuovi e vecchi) rivelano tutto il loro malessere al neon, mostrano il proprio paesaggio interiore immerso in una poetica desolazione, corroso da una visione lancinante e duramente smagata della realtà. Dolori dell’anima che nessun analgesico potrà mai curare, disturbi alimentari, amori non corrisposti e, naturalmente, segreti che, pur intuiti o attesi dal lettore più smaliziato, tagliano puntualmente la pagina in un baluginìo gelidamente azzurro.
Eppure aprendo la prima pagina di Tutto chiuso tranne il cielo il gelo ci appare lontano: subito ci ritroviamo infatti nel bel mezzo di un’estate bollente, con Julian che rientra a Milano dopo un lungo soggiorno a Tokyo. Un ritorno dove in un modo o nell’altro i nodi sembrano però venire al pettine, aprirci squarci, darci la misura e la quantità dell’accaduto fino a farci toccare la verità. Affiorano così rapporti familiari complessi, dolorosi, affocati più dell’estate stessa.
Ancora una volta (dopotutto questo è lo stile della giovane scrittrice) tutto scorre secondo un ritmo da vita virtuale, tra star del web, sottofondi da YouTube, canzoni dalla malinconia tagliente e fonda. Di scena, pagina dopo pagina, una generazione intrappolata, infelice, che scruta, sconsolata come non mai, l’unica cosa rimasta ancora aperta: il cielo.