
Il diavolo schizzinoso di Edgar Allan Poe e il Banyuls l’Étoile
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Aspetti negativi
“Il diavolo schizzinoso” è una raccolta di racconti umoristici di Edgar Allan Poe. Ne consigliamo la lettura in abbinamento al vino Banyuls l’Étoile.
Il diavolo schizzinoso è una raccolta di sei racconti umoristici di colui che è considerato il maestro dei racconti horror dell’Ottocento: Edgar Allan Poe (1809-1849).
Nato da due attori girovaghi che moriranno giovani, Edgar venne adottato da un ricco mercante. Passò parte della sua infanzia in Inghilterra. Divenne famoso come scrittore di polizieschi, di racconti gotici, ma anche per le sue poesie “nere”. Quello che meno si conosce è il suo lato umoristico. Questo libro ne è testimonianza.
Poe dà sfogo alla sua vena ironica e mette in evidenza la sua bravura nel narrare. Con i suoi personaggi polizieschi anticipa Sherlock Holmes; con il suo articolo giornalistico La beffa del pallone è un predecessore delle celeberrima finta notizia data da Orson Welles nel 1938. Poe, infatti, annunciò la traversata operata da un aerostato sull’Oceano Atlantico in soli tre giorni, impresa impossibile per l’epoca, alla quale però credettero in parecchi.
Insomma, una grande mente, capace di inventare storie brillanti, dialoghi sagaci, storie surreali, racconti verosimili, narrazioni umoristiche anticipando generi e altri autori. Mente che smise di creare, immaginare e comporre a soli quarant’anni.
Le opere di Edgar Allan Poe, a mio parere, dovrebbero essere oggetto di una nuova e più approfondita attenzione, poiché la mia sensazione è che si conoscano superficialmente.
Un vino interessante da abbinare a Il diavolo schizzinoso di Edgar Allan Poe è il Banyuls.
Il Banyuls l’Étoile
La zona del Banyuls (AOC – appellation d’origine contrôlée) si trova in quella parte del sud della Francia al confine con la Spagna, dove i Pirenei incontrano il mare. Il paesaggio è meraviglioso, il clima un incanto, le viti sono su terrazzamenti e la fusione tra territorio e lavoro dell’uomo è talmente ben riuscita da far pensare che quella zona fosse destinata a tutto questo da sempre, quasi fosse nata così.
Normalmente il Banyuls è il vino per antonomasia al quale si abbina il cioccolato fondente, ma ne esistono anche versioni secche e bianche.
Questo straordinario nettare di bacco è un blend di Grenache noir 70%, Grenache gris 20 % e Carignan noir 10%, tutti vitigni provenienti da viti che hanno più di quarant’anni. Il suolo è composto da detriti e da scisti. La macerazione sulle bucce impiega circa ventotto giorni a compiersi. Al termine, il vino passa un anno in fusti e sette anni in grandi, vecchie botti di legno.
Il vino nel bicchiere è di un rosso mattone, con dei riflessi porpora. Al naso i riconoscimenti olfattivi sono molteplici: cacao, spezie dolci, visciole sotto spirito, cioccolato fondente, mosto e carruba. In bocca è sensuale, vellutato, ricco ma non opulento, suadente, lievemente tannico. Tira fuori il carattere più dolce rispetto ai vitigni di partenza che possono essere interpretazione di territori più scuri e meno solari. Proprio questo aspetto mi ha fatto pensare a Edgar Allan Poe, normalmente votato alla scrittura di gialli, polizieschi e storie horror, aiutato dal suo carattere poco solare, conserva un aspetto di sé stesso gioviale e allegro, che tira fuori moderatamente e con grande intelligenza.
In Francia il prezzo è di circa 20 euro la bottiglia da 750 ml., 16,5% la gradazione alcolica. Certamente ottimo col cioccolato fondente, strepitoso con una Sacher Torte, ma anche da meditazione, con un sigaro o con un buon libro…