
Storie di Fate, di Dee e di Eroi e la birra Fraoch Heather Ale
Aspetti positivi
Aspetti negativi
Leggi il bel libro Storie di Fate, di Dee e di Eroi e scopri perché lo abbiniamo con la birra Fraoch Heather Ale, una birra preluppolo.
Susanna Berti Franceschini e Gian Ugo Berti, Storie di Fate, di Dee e di Eroi
Appassionati di leggende e miti celtici, non potete non leggere il saggio scritto da Susanna Berti Franceschini e Gian Ugo Berti dal titolo Storie di Fate, di Dee e di Eroi.
Studiosa di storia Medievale con occhio particolare al ruolo femminile in quelle società, lei; neurochirurgo, giornalista medico, appassionato di narrativa lui; decidono di scrivere questo libro inerente i miti celtici, con attenzione alle testimonianze storiche, tanto da avere il patrocinio dell’Ambasciata irlandese (come si sa, è un argomento molto serio per quel popolo).
Storie di Fate, di Dee e di Eroi
In una sezione del libro viene fatta luce sulle differenze tra varie fate e il ruolo fondamentale che ricoprivano. In un’altra, si ripercorrono le battaglie e le guerre di successione tra i vari clan, venuti anche da fuori, per colonizzare la splendida Irlanda.
C’è poi tutta la spiegazione di come veniva concepita la vita e la morte, che altro non era che un passaggio da uno stato all’altro. Anche l’inverno era visto come inizio di concepimento della vita, in cui il seme iniziava a germogliare e non come un periodo di solo buio e miseria.
Una cultura che non si arrendeva a un clima spesso inclemente e a un’agricoltura non così florida. Una società aperta a scambi, libera sessualmente, ma con regole ben precise.
Alcune fiabe, come quella di Uisliu, ispireranno molte altre storie del centro Nord Europa, e anche i fratelli Grimm riprenderanno la struttura narrativa per le loro fiabe.
L’abbinamento è con una birra, naturalmente!
Storie di Fate, di Dee e di Eroi e la birra Fraoch Heather Ale
L’abbinamento per il libro Storie di Fate, di Dee e di Eroi non può non essere una birra, bevanda alcolica tanto cara a queste genti.
Ho scelto una birra che rispecchia il metodo di produzione che si usava prima della scoperta del luppolo come conservante e aromatizzante, la Fraoch Heather Ale.
Fraoch in gaelico significa erica e l’erica era così importante da far parte dell’alfabeto celtico: Ur, lettera U. Ancora oggi si dice che se si vuole incontrare una fata, ci si debba sdraiare nell’erica, ma non bisogna mangiarne le bacche, o si rischia di entrare a far parte, senza ritorno, del loro popolo.
Tornando alla birra, nei primi anni Novanta, Bruce e Scott Williams hanno prodotto una birra con l’Erica, riportando in auge queste tipologie di birra preluppolo.
La “leggenda” vuole che una donna si presentò nel 1986 ai due fratelli con un’antica ricetta con l’erica come aromatizzante per una birra dal sapore antico. Nel 1988 dopo varie prove, la commercializzarono e quella birra fece il loro successo, permettendogli di ingrandirsi.
Colore dorato-ambrato, bouquet fiorito con finale speziato, ricordo di mela e sapore un po’ vinoso.
L’erica viene raccolta in luglio e la birra è pronta verso agosto-settembre. La gradazione è di 5% vol. Il luogo di produzione è la Scozia centrale.
Il legame è fin troppo stretto e poco immaginario, la birra era la bevanda alcolica dei popoli celtici e questa in particolare ricalca lo stile agli albori della produzione.
Bell’accostamento! Devo trovare quelle bacche di erica allora! 🙂