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Che cosa è l’Indiebook day?

Indiebook day. Sapete di che cosa si tratta?

Ebbene, è la vostra giornata! Perché se siete qui tra le nostre pagine, è certo che amate i libri e vi augurate di incontrarne di validi al di là delle mode, di scelte di mercato e omologazioni.

L’Indiebook day è, infatti, la giornata dedicata al libro indipendente, iniziativa nata in Germania nel 2013. Non ci è voluto molto perché a questa importante festa si unissero l’Europa e poi l’America: l’editoria indipendente, quella di coloro che stanno fuori dalle logiche di mercato e dal libro visto esclusivamente come oggetto/profitto, continua a resistere e a combattere per ritagliarsi e mantenere il giusto spazio in cui offrire ai lettori voci nuove, storie curate dal punto di vista dell’editing, originalità di contenuti, libertà di espressione, ovvero bibliodiversità

Come partecipare attivamente all’Indiebook day? Basta una foto!

Come favorire la riuscita dell’Indiebook day, la cui data è il 24 marzo prossimo?

Vi invitiamo a recarvi in una libreria indipendente proprio durante la speciale giornata, comprare un libro a scelta – purché naturalmente sia stato pubblicato da una casa editrice indipendente – e poi fare una foto che lo mostri, anche in vostra compagnia se lo desiderate.

A quel punto postate la foto sui social, su un blog se lo avete, insomma condividetela in rete utilizzando l’hashtag #indiebookday.

In questa importante condivisione tra lettori, coinvolgete anche altre persone perché, è il caso di dirlo, l’unione fa la forza, e siete proprio voi lo strumento più efficace per promuovere al meglio un libro indipendente, a dargli la visibilità che merita.

La celebrazione dell’Indiebook day nasce dalla collaborazione tra Odei (Osservatorio degli editori indipendenti), l’Alliance internationale des éditeurs indépendants e Book Pride.

Andare oltre le «mode letterarie»

Le librerie indipendenti, animate dalla passione e dall’amore per la cultura, non hanno la possibilità di competere con i grandi gruppi editoriali, i quali possono permettersi ampi spazi nelle librerie, grandi lanci pubblicitari, presenza costante per via di accordi economici con i media. Purtroppo però, questi grandi gruppi creano spesso un successo che dà vita a veri e propri filoni narrativi, immettendo sul mercato storie simili, generi sempre uguali che ben presto si trasformano in “moda” letteraria, penalizzando altre voci, altri generi, altre storie non allineate.

E, da lettori, sappiamo tutti che non sempre «grande editoria» è sinonimo di grande libro. Certo, il discorso può essere applicato anche agli editori indipendenti, ma da questi ultimi possiamo aspettarci dei libri che – scollegati da un mero discorso di profitto – ancora riescono a sorprenderci regalandoci qualcosa di nuovo, di diverso, di pubblicato dopo attenta valutazione senza l’ottica della massima redditività.

Ci vediamo in libreria il 24 marzo

Oggi più che mai, giornate come quella del 24 marzo sono necessarie a ricordare l’importanza di ciò che anche è stato sancito nella Dichiarazione internazionale degli editori indipendenti per la tutela e la promozione della bibliodiversità: una carta da leggere non solo per curiosità ma anche, o soprattutto, per chiarirsi le idee in merito.

E allora, buon Indiebook Day, e che il vostro tam tam di lettori continui a battere fino al 24 marzo perché la voce si sparga e tantissime siano le foto che fioriranno in rete!

Foto | Pixabay

Categoria: Mondolibri
Susanna Trossero: @SusannaTrosseroSusanna Trossero è nata a Cagliari e vive a Roma. Ha fatto della scrittura la sua principale occupazione. Ha pubblicato poesie, raccolte di racconti, romanzi, e sta lavorando ad altri progetti. È un’appassionata di racconti brevi.

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